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Mondiali di Calcio, Giochi Olimpici, Expo, G8, festival culturali: la gara per aggiudicarsi i grandi eventi è oggi più intensa che mai. È vero che necessitano consistenti investimenti in comunicazione e imponenti sforzi organizzativi, ma in cambio i grandi eventi generano l'attenzione dei media di tutto il mondo, nuove occasioni di investimento internazionale, e attirano sponsor e talenti. E, al territorio ospitante, consentono di migliorare le proprie infrastrutture, con ricadute positive su turismo, commercio e creazione di posti di lavoro. Possono quindi essere un'opportunità eccezionale, a patto che vi sia un coordinamento degli attori, un'efficace pianificazione e una corretta strategia di sviluppo locale. Alcune città ce l'hanno fatta, altre no. Il libro - la cui edizione originale è stata pubblicata dall'Ocse - spiega come centrare l'obiettivo, come i grandi eventi possono diventare una leva per lo sviluppo. Oltre a storie e strategie di più di 30 città e nazioni, l'edizione italiana è arricchita da un'analisi dei grandi eventi italiani del recente passato (dai Mondiali di Calcio di Italia 90 ai Giochi Olimpici di Torino 2006) e del prossimo futuro: i festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia, l'Expo del 2015 e tutte le altre possibilità che il nostro paese può cogliere fino al 2021.